Restaurata la statua di San Michele
In occasione del 29 settembre, giorno in cui la Chiesa ricorda gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, è ripresa, presso la parrocchia SS. Nome di Gesù, l’antica tradizione di fede per l’Arcangelo Michele. In concomitanza, infatti, con il restauro della statua presente nella chiesa dei Cappuccini, che rappresenta l’Arcangelo Michele nell’atto di uccidere il diavolo secondo la più tipica tradizione iconografica legata al suo culto, il parroco don Maurizio Caldararo ha voluto riprendere quanto già veniva svolto alcuni anni fa.
La dott.ssa Felicia La Viola, nell’evento dello scorso 28 settembre, ha illustrato le fasi e le attività che sono state compiute per riparare e restaurare la statua che sarà ospitata presso il nuovo altare fatto realizzare appositamente. Un lavoro che ha permesso di scoprire come, nel tempo, la statua abbia subito notevoli danni a causa di cadute (che hanno determinato la rottura di alcune parti) e successive riparazioni, situazioni che abbiamo sanato con il nostro intervento – ha detto la restauratrice.
La statua poggerà su una base realizzata con la consulenza del dott. Giuseppe Giacovelli, che a sua volta ha fatto parte del gruppo di restauratori, che reca il motto da cui deriva il nome Michele “Quis ut Deum”, frase che pronunciò, secondo la tradizione, l’Arcangelo Michele scagliandosi contro il diavolo e che letteralmente significa “Chi è come Dio”. La giornata di festa, preceduta da un triduo di preparazione in cui vi è stata la predicazione di Padre Marco, che presta la sua opera proprio a Monte S. Angelo, ha visto un momento di grande partecipazione nel pellegrinaggio a piedi verso Monte Laureto: all’alba, un nutrito gruppo di fedeli si è incamminato verso la grotta presso cui vi è il santuario, a noi più vicino, dedicato all’Arcangelo.
Sono soddisfatto di questa prima esperienza dopo tanti anni in cui questa festa è stata assente dalla nostra comunità e dal cuore dei tanti fedeli che cercano conforto e protezione nell’Arcangelo Michele – ha commentato don Maurizio. Mi auguro che l’anno prossimo ci saranno le condizioni per organizzare nuovamente questo momento di fede e devozione.